“Cosa c’è di bello nel frequentare il meglio dopo, insieme”

 Ecco la risposta immediata che affiora: un dono! Ha il fascino della gratuità, la ricchezza grande della relazione coi ragazzi alle prese coi compiti, con gli studenti più grandi che si mettono in gioco per dare una mano, con gli adulti volontari, con gli educatori …è un mondo. Semplice, perché semplice è l’obiettivo: fare i compiti… al meglio in un contesto di relazione positiva. Ricco di carica umana. Rigoroso nella ricerca di modalità di studio. Con una costante centralità: i ragazzi. Tutti hanno doni, tutti hanno un sorriso…. in certe occasioni dirompente, come nel giorno in cui, parlando di Polonia, il ragazzetto di turno, sveglio e ironico, mi disse che dopo la prima guerra mondiale la Polonia divenne una repubblica socialista… e alla mia domanda: “cos’è una repubblica socialista?”, rispose d’acchito e super convinto: “la repubblica dei social”. Mi sono trovata nel bel mezzo della memoria e del futuro … sguardi con cui amo camminare …

Silvia Barbanti – una volontaria

(barbantisilvia@hotmail.com) 

Poter partecipare all’attività del “meglio dopo, insieme”, per un volontario adolescente, è avere la possibilità di fare un’esperienza nuova, soprattutto riuscire ad aiutare molti ragazzi, dando suggerimenti e consigli utili. Nel proprio piccolo ci si sente appagati, perché sé consapevoli di aver dato una mano a qualcuno a diventare grande… 

Francesca Zappa – una volontaria

(frazappa1@gmail.com)

Abbiamo scelto di mandare Alessandro al “meglio dopo, insieme” perché:

  • sappiamo che il ragazzo si trova in un posto “sicuro”, controllato a fare un’attività utile ed educativa;
  • si fa capire al ragazzo che ci sono delle responsabilità e degli impegni che vanno rispettati e mantenuti;
  • si integra il ragazzo in un gruppo, conosce nuove persone, magari con difficoltà maggiori delle sue e a cui Alessandro può essere di aiuto;
  • si cerca di “responsabilizzare” Alessandro e si cerca di farlo crescere soprattutto in fatto di autonomia e gestione dei tempi di lavoro;
  • per un genitore come me, impegnato a tempo pieno con il lavoro, il laboratorio è anche un grande aiuto “pratico” per sostenere Alessandro in tutto il percorso scolastico e, in generale l’Associazione e le sue attività “extra” (compiti durante feste natalizie e vacanze estive) sino di aiuto e di sostegno anche morale durante tutto l’anno scolastico.

        Nadia Colombo – una mamma

(nadia.colombo78@gmail.com) 

Passo dopo Passo…Insieme è un luogo molto importante per noi ragazzi, perché è il luogo in cui facciamo i compiti. Noi studenti riusciamo a fare i compiti grazie al magnifico lavoro che fanno tutte le persone, sia educatori che volontari. 

Simone – un ragazzo

Sono consapevole che una ragazzina dell’età di Gaia, la nostra figlia maggiore, vada adeguatamente indirizzata per permetterle di imparare correttamente ad organizzare il proprio tempo libero e districarsi tra i vari impegni settimanali (non solo della scuola media) e sono altrettanto consapevole del fatto che sia io sia mia moglie siamo fuori casa tutto il giorno e durante la settimana non abbiamo la possibilità di seguirla come dovremmo (e vorremmo). Sono altresì consapevole del fatto che sarebbe utopistico pretendere che nostra figlia, seppur dotata, coscienziosa e con ottimi risultati scolastici, organizzi autonomamente il proprio pomeriggio gestendo, con successo e senza troppe crisi, gli impegni settimanali di scuola, sport ecc. trovando anche il tempo di svagarsi e divertirsi come si deve… il tutto, senza avere una guida che la indirizzi, la stimoli e la supporti quando ha bisogno (ossia nel pomeriggio). 

Ciò premesso, quando Gaia era in prossimità di terminare la scuola elementare, sia io sia mia moglie ci siamo posti la seguente domanda: che facciamo?

Anche per via di una conoscenza cara, abbiamo scoperto dell’esistenza del progetto, ci siamo documentati e la risposta, per noi, è quasi stata naturale ed è stata: iscriviamola al “meglio dopo insieme”. Successivamente (fortunatamente) Gaia è stata inserita nel progetto per questo anno scolastico.

Debbo confessarti che in principio avevamo un po’ paura che Gaia lo vivesse come l’ennesimo impegno settimanale a cui far fronte, o che, peggio, si sentisse obbligata ad andarci per volere dei genitori… invece, a più riprese, abbiamo avuto un ritorno diverso e confortante. Ci pare che Gaia abbia accolto positivamente l’andare al “meglio dopo insieme” perché in fondo riconosce che il progetto l’aiuta davvero!!! 

Innanzitutto il fatto che non ci va da sola, ma con amiche coetanee che con lei condividono l’esperienza della scuola media, ha giovato, ma poi, soprattutto, ha capito che la presenza di educatori disponibili e preparati a supportarla quando lei ha bisogno, è un gran vantaggio! 

Vorrei scrivere molto altro, sulla validità del metodo e del progetto nel suo insieme, ma al contempo non vorrei dilungarmi e ripetermi, per cui concludo: da genitore di preadolescente frequentante il progetto, anche se solo da un quadrimestre, non posso che essere felicissimo di sapere che mia figlia frequenta volentieri il “meglio dopo insieme” perché riconosce che ne ha bisogno (di fatto, per lei, “colma un vuoto”) e che la aiuta! Grazie quindi e avanti così!

Luca Maffioletti, un papà

(l.maffioletti@gmail.com)