“Cosa c’è di bello nel frequentare la scuola media”

“L’obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto”. (Jean Piaget) 

Se penso alla scuola mi vengono in mente alcune parole chiave che, in linea di massima, dovrebbero descriverla sia nella sostanza che nella forma: professori, alunni, aule, cartelle, libri, diari, spiegazioni, compiti e voti. Questi termini, però, la definisco realmente? La scuola è sicuramente il principale luogo di apprendimento per i ragazzi, ma dall’altro è anche un luogo di socialità, confronto e scambio dove i ragazzi imparano non solo a dare le “risposte corrette”, ma anche a porsi le “domande essenziali” per la loro crescita. Se un adulto, professore o genitore che sia, è alla ricerca di nuove risposte, è perché c’è un ragazzo che ha posto nuove domande. Per questo oggi la scuola è in trasformazione: parla del talento, si interessa ai sogni dei ragazzi, educa al bello, cerca di trasformare il dovere in un piacere utile e desidera che i ragazzi si percepiscano “speciali” al di là dei voti. 

Utopia? Forse, ma come disse Walt Disney: “se lo puoi sognare, lo puoi fare”. 

                                                                               Dottor Alessandro Gazzina

                                                                              (educatore – coordinatore)