“Cosa c’è di bello nel frequentare la scuola media”

Con questa newsletter, inizia un piccolo percorso di riflessione a cura degli educatori dell’Associazione, sulla bellezza, per i genitori e ragazzi, dell’esperienza della scuola media. Buona lettura!

“In una caverna sotto terra viveva un Hobbit”.

L’incipit del libro di Tolkien, dal titolo “Hobbit”, ci presenta così Bilbo Baggins, definito anche “mezzo-uomo”: mezzo per l’aspetto, perché abita la “Terra di Mezzo” e perché per diventare “grande” dovrà lasciare la sua protetta e rassicurante Contea e… “partire per un’avventura”.

Il ciclo della scuola media, non sarà contornata da creature fantastiche e non ci sarà nessun tesoro dei nani da difendere, ma è senz’altro l’avventura nella quale i “nostri Hobbit” si ritrovano catapultati a tre mesi dal termine della quinta elementare. 

Interessante come Tolkien tra i tanti personaggi che popolano i suoi racconti scelga proprio loro come principali protagonisti, lasciando alle altre creature un ruolo di accompagnatori e coprotagonisti. 

Forse perché gli stessi Hobbit all’inizio non sono consapevoli delle grandi potenzialità che hanno e che scopriranno poco a poco; forse perché la loro spontanea curiosità li spingerà ad andare oltre ciò che conoscono; forse perché il loro agire caratterizzato da successi ed errori è il più umano che ci possa essere.

Così i ragazzi che affrontano le medie sono chiamati a togliersi l’etichetta di alunni per diventare studenti, a chiamare la maestra professoressa, a sperimentarsi in una giornata che li vede impegnati a scuola prevalentemente la mattina.

Agli adulti accompagnatori di questo periodo della vita dei ragazzi, viene chiesto di avere uno sguardo che da un lato, sia consapevole che tale crescita non è immediata e uguale per tutti; dall’altro che tale sguardo porti ad una “felice rassegnazione” che questo percorso porterà i nostri “Hobbit” ad essere autonomi.

I ragazzi probabilmente ancora non si rendono conto che sono chiamati ad essere “mezzi-uomini”, ma ciò dovrà avvenire inevitabilmente e noi adulti, da bravi coprotagonisti della loro vita, saremo lì per dire loro: “stai vivendo una grande avventura, divertiti!” 

 

Michele Degani

(educatore professionale)