Cosa ci rimane del piacere della legalità?

Dopo aver partecipato al percorso: “Il piacere della legalità”, ecco a voi le impressioni di 2 ragazzi!

“Innanzitutto una premesse fondamentale: lo Stato Italiano si fonda su tre poteri. Il potere legislativo (fare le leggi), il potere esecutivo (governare il Paese) e il potere giudiziario (far rispettare le leggi). Quest’ultimo è fondamentale per capire cosa sia la legalità.
Durante gli interessanti incontri organizzati a scuola su questo tema ho infatti capito che, non solo l’Italia, ma tutte le nazioni si basano su leggi e regole che devono esser rispettate per il bene di noi stessi e di tutti gli altri cittadini.
Il bene della legalità è proprio questo: accettare e seguire le norme che permettono di vivere in maniera civile.
Le persone che abbiamo incontrato dentro e fuori dalla scuola ci hanno fatto comprendere che rispettare la legalità è: non buttare un pezzo di carta per terra, timbrare il biglietto della metropolitana, fino a combattere e denunciare atti più gravi come, ad esempio, rubare.
I carabinieri ci hanno spiegato che purtroppo ci sono persone che non rispettano la legalità e che, come previsto dalla legge, vengono giudicate dai tribunali.
Un messaggio che ho recepito e che fa parte del “piacere” della legalità è quello di dire ai miei amici, ma anche alle persone più grandi, che rispettare la legge significa non avere guai con la giustizia e soprattutto fare il proprio dovere.”
Uno studente di 3°A

“In alcuni giorni tra il mese di febbraio e di marzo la classe 3°A, di cui faccio parte, ha partecipato ad un percorso formativo avente come tema la legalità.
Il percorso era guidato da un educatore facente parte dell’Associazione Passo dopo Passo…Insieme. In tutto gli incontri sono stati cinque, effettuati durante l’orario scolastico. Il fine di questo percorso è che essere ligi alle leggi non è solo un dovere ma può essere anche un piacere.
Il primo incontro, avvenuto nel mese di febbraio, aveva come titolo “gli atteggiamenti”; insieme con la classe si è discusso sul perché ci sono le leggi, e cosa significa il termine “legalità”, prima aiutandoci con il vocabolario, poi, divisi in gruppi, abbiamo dato noi ragazzi una definizione alla parola.
Nel secondo incontro abbiamo conosciuto un Giudice di Pace, al dottoressa Grazioli, e con il suo aiuto abbiamo compreso come è complicata e impegnativa la strada per una laurea in giurisprudenza. Per farci capire in cosa consiste il suo lavoro ci ha diviso in due gruppi e abbiamo simulato un processo; questo ci ha permesso, oltre che divertirci, visto che è stato un successo, anche di capire come funziona un processo in tribunale e di cosa si occupano i personaggi della struttura giudiziaria.
Dopo l’esperienza con il Giudice di Pace siamo andati in caserma, dai Carabinieri di Sesto San Giovanni, i quali ci hanno spiegato in modo molto approfondito il loro mestiere e gli apparecchi che utilizzano. Abbiamo così appreso come funziona una stazione dei Carabinieri e come prestino servizio servendosi anche di strumenti tecnologici o speciali per le evenienze.
Nel quarto incontro, dopo essere stati divisi in gruppi, noi ragazzi abbiamo dovuto cercare su internet i vantaggi e gli svantaggi di alcuni social network e chat, quali: face book, instagram e whatsapp. Dopo aver analizzato tutti insieme questi social siamo arrivati alla conclusione che, se usati con cautela e senza abusi, non sono dannosi.
Per approfondire l’argomento, inoltre, le professoresse si sono offerte di portarci a Lampugnano dove abbiamo partecipato ad un incontro con gli addetti della Polizia Postale sui rischi della rete.
Infine, al quinto incontro, abbiamo fatto una revisione degli incontri precedenti; poi, divisi in gruppi, abbiamo creato un simbolo per la legalità.
Ho trovato l’iniziativa interessante e utile, essendo venuta anche a conoscenza di aspetti di cui ero all’oscuro.”
Una studentessa di 3°A