Meglio dopo, Insieme e oratori: un’alleanza vincente

Quando spieghiamo che le nostre attività educative pomeridiane di educazione allo studio (i vecchi doposcuola da noi “rimaneggiati” e ribattezzati “Meglio dopo, Insieme”) si svolgono all’interno degli oratori, percepiamo un certo scetticismo esternato con la frase “roba da uratori”, che sottintende in senso dispregiativo ciò che proveniva e proviene dal mondo degli oratori.

In questi 18 anni di attività ci sentiamo, però, di poter affermare con una certa sicurezza che la nostra esperienza educativa ha tratto, e trae, molto giovamento da questa alleanza che non è solo frutto di idee ma di azioni concrete.

Partiamo però da un dato: in uno degli ultimi rapporti sui doposcuola nella diocesi di Milano da parte di Caritas Ambrosiana, si stimavano i doposcuola in circa 360 realtà, che coinvolgono 8.000 ragazzi (dalle elementari alle superiori) e 5.000 volontari, oltre che diverse centinaia di operatori professionisti. Nella maggior parte dei casi, i doposcuola “utilizzano i locali degli oratori”.

Un vero “esercito” che può fare la differenza nella vita di tanti ragazzi anzi, diremmo, di “tutti coloro che lo desiderano” e non soltanto di quelli che vivono difficoltà sociali, economiche, scolastiche o familiari.

Ecco un primo tratto comune tra “doposcuola e oratorio”: sono luoghi educativi per tutti, dove ognuno può trovare il proprio posto ed essere accolto per quello che è.

Il secondo tratto comune, tra “doposcuola e oratori” è la presenza dei volontari: in tutte le esperienze di doposcuola, come in quelle degli oratori, i volontari sono una presenza importante e una testimonianza di quanto sia “bello donare del tempo agli altri”.

Il terzo tratto che accomuna “doposcuola e oratori”, è la presenza di professionisti: sappiamo bene che oggi risulta molto impegnativo gestire queste realtà educative con i “soli volontari” e che le sfide del mondo di oggi richiedono “competenze altre” che possono arrivare dai professionisti.

Il quarto elemento, infine, che accomuna “doposcuola e oratori” sono i luoghi, quelli fisici: grazie agli oratori è possibile avere spazi ampi, puliti e ordinati dove accogliere – nel primo pomeriggio – i ragazzi, soprattutto coloro ai quali la scuola, secondaria di primo e secondo grado, non sempre riesce a garantire uno spazio pomeridiano, in cui poter pranzare e studiare. Spazio che poi, una volta terminato di studiare, può “essere quel cortile” dove fermarsi a chiacchierare, giocare e stare con gli amici.

Noi abbiamo sperimentato che quest’alleanza è possibile e soprattutto proficuaperché abbiamo imparato a “fare cose vecchie, in modo nuovo”, per il bene dei nostri ragazzi!