“Meglio studio e meno studio”

“La ricerca della felicità …

Chris Gardner è un brillante venditore senza fortuna che vive nella San Francisco degli anni ’80, padre affettuoso di Christopher, un vivace bambino di cinque anni. Chris vive un’avventura alquanto rocambolesca e singolare: nonostante sia diventato un “padre single”, a causa dell’abbandono della moglie, i tanti guai e la mancanza di un lavoro sicuro, continua a prodigarsi come genitore premuroso e attento, utilizzando l’amore e la fiducia del figlio come molla per sconfiggere le difficoltà della sua esistenza…e le difficoltà sono tante…”. 

Le difficoltà, le situazioni dolorose e complicate che accadono possono farci male, ma possiamo decidere di fare due cose: scappare oppure imparare qualcosa! In quest’ultimo periodo quello che possiamo imparare è godere della vita in famiglia, è mantenere le relazioni con amici, compagni di classe, colleghi, insegnanti, educatori… che seppur “temporaneamente virtuali”, aiutano a sentirci un po’ più vicini nella vita di tutti i giorni…ma da portare avanti ci sono anche il lavoro, le faccende domestiche e soprattutto i famigerati compiti!! Ma…. come fare??? 

Se dico a mio figlio: “Luca studia!!” Sto usando nella comunicazione con lui un ordine in maniera intenzionale, ma spesso inconsapevole. Luca, per difendere il suo “orgoglio”, si ribella al mio comando e in che modo lo fa? Non studiando. Capite bene che non studiare può diventare nel lungo periodo, e soprattutto con la “clausura forzata”, sia per Luca, impegnato a tutelare la sua dignità, sia per me adulto, che devo dividermi tra lavoro, pulizie, pranzo, cena e quant’altro, un problema! Pertanto io genitore con il mio modo di dire le cose a Luca, comandando, contribuisco ad orientare e dare significato alle sue azioni e quindi ad alimentare il problema. Cambiare è difficile, perché spesso ci si oppone al cambiamento! Come provare ad iniziare? Tentare di far sentire ai ragazzi che famiglia, scuola e doposcuola sanno come stanno e capiscono il loro mondo. 

Ed è proprio per questo che ci teniamo ad ascoltarvi e a sostenervi anche se “virtualmente” e con l’ausilio di dispositivi elettronici …è un semplice “Meglio dopo, a casa” …ma ci siamo!!

Ecco alcune “semplici indicazioni, che usiamo nelle nostre attività pomeridiane di motivazione allo studio”:

  1. dove studio? 

Scegliere un luogo dove studiare compatibilmente con la presenza di altri familiari, tenendo conto ahimè che la lunga convivenza forzata tra fratelli – sorelle e tra genitori – figli sta diventando più pesante e difficile! 

  1. Cosa uso per studiare? 

Preparare tutto il materiale…ovvero? Diario o registro elettronico per consultare i compiti, astuccio completo (con penne, matite, gomma, righello ecc.…possibilmente integri!), libri, quaderni, raccoglitore ad anelli (graditi i fogli “non volanti e quelli che stanno al proprio posto”) e dizionario. Posizionare ordinatamente sul piano di lavoro solo ciò che serve, “silenziare il cellulare”, impostare una sveglia che mi ricordi quando iniziare e quando terminare la pausa, concentrarsi e…via ai compiti!

  1. Svolgo i compiti utilizzando un orario e delle pause ben precise? 

Scegliere un orario ben preciso, scandito da pause altrettanto precise, può essere d’aiuto! Tenendo conto delle lezioni didattiche online, degli impegni quotidiani personali e familiari…tutto questo è possibile! Perché non stabilire un tempo-lavoro che mi permetta anche di riposare e divertirmi? Può essere utile costruire una tabella organizzativa con i giorni della settimana, sotto i quali potrò indicare i tempi e gli orari delle lezioni, quelli dei compiti e quelli relativi ai momenti di gioco! Come dice il detto: “Meglio non andare a sentimento (a casaccio)!

  1. Cosa faccio e a chi chiedo aiuto quando ho bisogno per lo studio? 

Ricordati che i primi alleati sono il libro e soprattutto l’indice teorico contenuto in esso!! Prima di affermare di non saper fare l’esercizio o di non aver capito l’argomento… leggi la consegna! Successivamente, se sei in difficoltà, apri l’indice, trova la teoria e cerca di capire da solo/a! Poi, se proprio non riesci, chiedi ai prof, ai tuoi genitori, agli educatori…scegli tu! “Non lasciare indietro il compito! 

  1. Come posso capire se sono sulla strada giusta per svolgere bene i compiti stando bene con mamma, papà, fratello e sorella?

Nel momento in cui non sentirò dirmi costantemente “Stai studiando? Hai fatto i compiti? Perché è incompleto? Manca un esercizio!” Meglio studio, meno studio!! 

“Non temete i momenti difficili. Il meglio viene da lì” (Rita Levi Montalcini)

Dott. Anghileri Simone

(educatore – coordinatore)