Andare all’essenziale anche nel rapporto educativo
Lo scorso anno abbiamo avuto la fortuna di incontrare a Roma una persona con una grande esperienza internazionale, sia a livello educativo che scolastico. Dopo averci ascoltato riguardo al lavoro che svolgiamo con la nostra Associazione ci ha detto: “voi fate cose vecchie in modo nuovo!”
A più di un anno da questo bellissimo incontro, troviamo quest’affermazione ancor più attuale. Sin dagli inizi della prima ondata pandemica, è questo l’approccio che ha guidato il nostro modo di lavorare utilizzando “la rete” e suoi strumenti.
Certo che lavorare in presenza con i ragazzi è “l’ideale” ma quando l’ideale non può essere realizzato, cosa fare, se non trasformare il “problema in una nuova opportunità”?
Capiamo bene la fatica di voi genitori, ma quella fatica non è inutile: in attesa della “normalità”, ci permettiamo di condividere con chi ci legge ciò che abbiamo scoperto in questi mesi di “navigazione con i ragazzi”.
Anzitutto, la rete ci porta ad andare all’essenziale anche nel rapporto educativo: occorre concentrarsi sui contenuti e sulla praticità.
Picasso diceva che “l’arte è l’eliminazione di ciò che non è necessario”. Se è così, allora è possibile utilizzare la tecnologia per fare in modo che passi “un’educazione allo studio” come se fosse una vera e propria arte.
Questo approccio ci suggerisce che gli studenti possono comprendere adeguatamente un certo concetto prima di passare a una nozione più avanzata; dicendo loro in primis: “Incredibile, nel libro esiste la teoria!!”. Nulla di nuovo, vero? Certo, ma per arrivare a ciò si possono anche fornire agli studenti “brevi lezioni” registrate, che poi possono essere riprese dal docente nei punti nei quali lo studente non ha compreso.
In tal modo toglieremmo allo studente l’alibi che “il testo non è chiaro, non si capisce”, perché la spiegazione del docente sarà fruibile in qualsiasi momento, con un click! In questo modo avremo tolto ciò che non è strettamente necessario, cioè una lezione in diretta, come nella definizione di Arte formulata da Picasso.
Da un punto di vista educativo porteremmo così i ragazzi ad essere protagonisti del loro percorso scolastico e di crescita. Notiamo con estremo piacere, infatti, che quando ci colleghiamo con i ragazzi per le nostre attività pomeridiane di Meglio dopo Insieme, loro sono puntuali, precisi, hanno il materiale che serve, se hanno bisogno di qualcosa la chiedono e, infine, comunicano con cadenza regolare, quanto hanno svolto.
Oseremmo dire che lo fanno anche meglio di quando siamo in presenza.
Anche in questo modo, i ragazzi ci hanno permesso di capire che è possibile fare “cose vecchie in modo nuovo!”.